Gran galà del decennale



Gran galà del decennale

E’ nello splendido scenario della città partenopea che, la sera del 24 settembre 2004, Luigi e Tiziana Matacena hanno ricevuto oltre duecento amici per festeggiare il decennale dell’azienda.

Una serata nello stile che contraddistingue la Matacena, iniziando da una splendida accoglienza per tutti gli ospiti nella piazza d’armi del castello, proseguendo con un buffet di primizie nelle immense sale del trono, per poi finire in un’amabile cena, a base di cucina napoletana, nella superba “terrazza degli ulivi”, a picco sul mare. Il tutto accompagnato da due meravigliose orchestre che alternavano la musica napoletana alla migliore tradizione swing e jazz. Una serata di gala resa ancora più indimenticabile dalle tante personalità presenti, tra le quali vanno ricordati l’On. Francesco Maione, l’On Gianni Pittella, l’On. Franco Bianco, l’On. Di Nardo, l’On. Lamacchia, l’Ispettore generale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Dott. Ing. Alberto D’Errico; il Direttore centrale per l’Emergenza e il Soccorso Pubblico del Corpo dei Vigili del Fuoco Fabrizio Colcerasa, il Direttore regionale dei Vigili del Fuoco per la Campania Antonio Gambardella, il Direttore regionale dei Vigili del Fuoco per la Lombardia Dario D’Ambrosio, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli Monaco, il vice Prefetto Pasquale Manzo, il vice Prefetto Luigi Armogida, il Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Fernando Fuschetti, il Dirigente generale presso la Presidenza del Consiglio Giorgio Riondino, il Dirigente vicario del Comando Vigili del Fuoco di Napoli Paolo Moccia, Mario Scarani della Direzione generale dei Vigili del Fuoco della Campania, il Comandante Antonino De Simone della Capitaneria di Porto di Napoli, il Comandante della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria Domenico Picone e tanti altri che per motivi di spazio non elenchiamo.

Durante la cena, Luigi Matacena ha tenuto anche un breve discorso, facendo il punto sui primi dieci anni dell’azienda e ponendo l’accento su quello che più sta a cuore al gruppo Matacena: una crescita costante e solida che permetta di vincere le sfide aperte e di raggiungere gli obiettivi preposti, come sempre è stato fatto in questo decennio.

Il galà è stato anche l’occasione per presentare agli ospiti il progetto futuro del gruppo Matacena: la MITHO “Matacena Italiana Holding Spa”. Mitho è una holding che racchiude tra le sue partecipate aziende di primissimo livello per il mercato antincendio e protezione civile quali la Piemme Antincendi, la Firetech, la CME oltre la Matacena Distribuzioni Antincendio. L’obiettivo della Mitho è quello di operare future acquisizioni, alcune già in via di definizione con quelle aziende che hanno visto nel progetto un’ottima opportunità di mercato in cui credere per far fronte alla sempre più agguerrita concorrenza del mercato globale.

Mitho è, comunque, un progetto aperto anche a quelle aziende che vogliono considerarsi partner di domani ma, sopratutto, la holding vuole espandere la propria presenza sul mercato italiano e, in seguito, con un bilancio consolidato, proiettarsi verso nuovi mercati e nuovi progetti. Sicuramente Matacena non è da considerarsi un gruppo statico e lo dimostra la dinamicità che lo ha portato a essere leader indiscusso del mercato di riferimento in Italia e, sicuramente, il progetto MITHO sarà un altro indiscusso successo.

Tornando al discorso di Luigi Matacena, esso è stato incentrato sui meriti dei propri collaboratori e ha dato un grande risalto all’importanza della propria squadra e alla soddisfazione di avere un gruppo forte e affiatato con una mentalità vincente. Alla fine del discorso, Matacena ha voluto premiare una collaboratrice che ha condiviso con lui tutta la vita del gruppo: Gabriella Crispo.

La serata volgeva al termine e come in tutte le favole che si rispettano, non è mancato il tocco d’emozione che, grazie al panorama e ai maestri di fuochi pirotecnici del Vesuvio, è stato regalato agli ospiti uno spettacolo indimenticabile di fuochi d’artificio.

(da “La Protezione Civile Italiana – Dicembre 2004)

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